Missione – Visione – Valori

L’Associazione è apartitica e non ha fini politici o di lucro (Art. 2 dello Statuto)

Noi non siamo e non saremo mai legati a un partito o a un movimento politico.

A noi non interessa per quali partiti votano i nostri soci e nessuno sarà mai discriminato per il suo orientamento politico ma, per contro, non permetteremo a nessun associato di indirizzare (o tentare di indirizzare) l’associazione verso un dato partito o movimento, sia esso di appartenenza o di semplice riferimento del socio.

Perché questa precisazione?

Perché un’associazione ha nel mondo politico uno dei suoi interlocutori naturali.

Noi vogliamo poter incontrare e dialogare con tutti gli esponenti della politica in modo sereno, aperto e trasparente, senza ambiguità di sorta.

Le attività e le finalità dell’Associazione sono ispirate a principi di pari opportunità tra i soci (Art. 2 dello Statuto)

Il nostro scopo, come soci, non è il guadagno, né di tipo economico né di tipo personale.

Noi, come soci, non abbiamo fini di lucro e i nostri obiettivi sono collettivi – a beneficio di tutti i pari – e non individuali, a beneficio dei singoli.

Perché questa precisazione?

Perché un’associazione ha nelle Istituzioni e nella Pubblica Amministrazione altri due interlocutori naturali.

Noi vogliamo poter incontrare e dialogare con i rappresentanti di Istituzioni e P.A., parlando a nome e per conto di tutti i Centri di Controllo, di tutti i centri puri associati, sicuri che nessuno di noi sarà mosso da finalità personali, di qualunque natura esse siano.

Pari opportunità per i soci significa non approfittare della propria posizione di rappresentanza per ottenere vantaggi o benefici per la propria azienda, o per un gruppo di aziende, a scapito dei colleghi.

Asso.Car® – A.N.C.C.  è finalizza al perseguimento di 10 punti specifici (Art. 2 dello Statuto)

    1. Promuovere e tutelare gli interessi economici e professionali dei soci, operanti come “Centri di Controllo” nel settore autoveicoli e i loro rimorchi.
    2. Promuovere e tutelare la rappresentanza dei soci.
    3. Provvedere all’assistenza giuridica, commerciale e professionale dei soci.
    4. Promuovere l’elevazione e la crescita professionale, lo sviluppo delle attività proprie delle categorie rappresentate.
    5. Promuovere la formazione specialistica dei soci.
    6. Promuovere l’assistenza mediante supporti informativi qualificati rivolti agli enti associati.
    7. Promuovere e divulgare tra i soci progetti, propositi e piani di lavoro oggetti di studio, nonché proposte anche di tipo normativo-tecnico in favore delle categorie rappresentate.
    8. Promuovere il coordinamento e l’organizzazione delle attività degli associati, anche con obiettivi come, ad esempio, la costituzione di consorzi centri di controllo.
    9. Promuovere la nascita e/o affiliazione in Enti, Società, Consorzi, attinenti e coerenti con gli scopi sociali.
    10. Assistere gli enti associati nell’assolvimento di incarichi eventualmente demandati dal legislatore o dagli enti di pubblica amministrazione.

Per perseguire questi 10 punti, ci faremo assistere da esperti, professionisti, società di consulenza o di servizi, enti e, in generale, da chiunque possegga delle competenze specifiche che possano tornare utili all’Associazione. Con questi soggetti stipuleremo un contratto che sarà reso pubblico a tutti gli associati.

Sempre per conseguire gli scopi sociali, Asso.Car® – A.N.C.C. potrà ricevere ed erogare contributi. In ogni caso, l’Associazione manterrà sempre la sua indipendenza e la sua autonomia nei confronti di sponsor, partner, enti patrocinanti o altri soggetti sostenitori.

LA NOSTRA MISSIONE

Il fine primario dell’Associazione

Asso.Car® – A.N.C.C ha come fine primario il conseguimento effettivo e perdurante nel tempo dell’equo utile da parte dei Centri di Controllo, così come stabilito dal Decreto 2 agosto 2007, n. 161.

Se l’Associazione non ha fini di lucro noi, come imprenditori, abbiamo invece ovviamente interesse ad avere delle imprese sane e in utile.

Se hai un Centro di Controllo sai benissimo che il tuo Conto Economico è composto quasi interamente di costi fissi: gli affitti, le rate del mutuo o del leasing per il capannone, gli ammortamenti – se i locali sono già di proprietà – sono costi fissi; così come lo sono le rate o i ratei per le attrezzature.

Il costo del personale è fisso, perché i nostri Ispettori fanno solo revisioni e noi ne sosteniamo il costo interamente, sia che la linea lavori o che stia ferma.

I costi dei servizi che acquistiamo come le tarature annuali delle attrezzature, o dei professionisti che ci assistono come il commercialista o l’avvocato, sono costi fissi.

La pubblicità che facciamo – incluse le lettere di scadenza revisione – sono costi fissi.

Tutto ciò che registriamo nel lato destro del conto economico è praticamente un costo fisso.

I soli costi variabili sono quelli dell’elettricità, ma solo quella che consumiamo quando facciamo una revisione: tante più revisioni facciamo, tanto più paghiamo in energia elettrica.

Il resto dell’energia va in bollette della luce e utenze varie e questi sono altri costi fissi.

Anche un centro di revisione ha molti costi fissi ma, a differenza nostra, non solo li travasa contabilmente nel conto economico dell’officina ma può addirittura trasformarne alcuni in costi variabili: pensa ad esempio al costo del personale di linea.

Come abbiamo già scritto nella sezione Perché Asso.Car, un’autofficina ha personale impiegato prevalentemente nell’assistenza e riparazione dei veicoli il cui costo è caricato sul conto economico dell’officina. Quando c’è da fare una revisione, qualcuno dei meccanici (di solito l’ultimo apprendista arrivato), “si stacca” per il tempo necessario a fare i controlli.

Ecco, quel tempo necessario, per un centro di revisione misto, diventa un costo variabile.

Anche l’omaggio del buono carburante è un costo variabile per il centro di revisione che lo dà: ma è un costo irrazionale e stupido, perché abbatte pesantemente il valore della tariffa e, solo per essere pareggiato, implica un aumento esponenziale dei volumi.

Solo che il meccanico di solito non sa fare i conti e non ci arriva a capire che si sta facendo un danno da solo; se invece sa fare i conti, ha già in mente come recuperare quell’omaggio attraverso le riparazioni dei difetti che troverà sui veicoli da revisionare (non di rado difetti inventati di sana pianta, confidando sull’ignoranza dei clienti).

I nostri costi fissi aumentano di anno in anno ma i nostri ricavi unitari sono fermi da oltre un decennio perché è ferma la tariffa ministeriale.

Potrebbe essere un problema tollerabile, se i nostri volumi di revisionato e, quindi, i nostri ricavi totali, rimanessero stabili nel tempo: fintanto che si chiude in utile, benché ridotto, si può andare avanti.

Ma sappiamo tutti che non è affatto così: i nostri volumi e i nostri ricavi sono in progressivo calo per l’aumento costante della concorrenza dei centri misti che nascono come funghi e che ci sottraggono sempre più clienti, spesso attirati dalle revisioni facili e dai buoni carburante.

Cento revisioni sottratteci da uno, cento revisioni sottratteci dall’altro e, nel giro di poco tempo, i nostri bilanci vanno in rosso, nella totale indifferenza dello Stato.

Stato che, invece, dovrebbe tutelarci e permetterci di conseguire quell’equo utile che ci ha promesso con il Decreto 2 agosto 2007, n. 161.

Come Asso.Car®– A.N.C.C.siamo stufi di aspettare passivamente che qualcuno si ricordi di noi e allora saremo noi a ricordarglielo e ad agire in modo attivo affinché lo Stato:

  • stabilisca in tempi ragionevoli nuovi importi per la Tariffa Ministeriale, ferma a ottobre 2007;
  • definisca e disciplini per legge criteri di calcolo certi, precisi ed equi per l’adeguamento quantomeno biennale della Tariffa Ministeriale;
  • autorizzi i Centri di Controllo a svolgere attività di controllo e collaudo oggi di esclusiva dello Stato e nuove attività peritali sullo stato d’uso dei veicoli;
  • introduca anche in Italia la controvisita dei veicoli che hanno ottenuto esito ripetere;
  • assicuri che il principio della separazione dei ruoli previsto dalla Direttiva 2014/45/UE e dal DM 214 19.05.2017 sia effettivamente applicato e rispettato anche in Italia;
  • ristabilisca la centralità dell’Art.80 e il suo primato sulla Legge 122/92;
  • ripristini il criterio delle concessioni quinquennali abbandonando definitivamente le autorizzazioni a tempo indeterminato;
  • intervenga presso i centri di revisione non a norma per quanto riguarda i locali dando loro un tempo congruo per eliminare le cause di non idoneità e sanzionando con la revoca dell’autorizzazione quelli che non avranno provveduto per tempo a regolarizzarsi;
  • rimuova ogni forma di competizione scorretta che garantisca un ingiusto vantaggio ai centri di revisione a scapito dei Centri di Controllo;
  • contrasti con ogni mezzo qualsiasi forma palese od occulta di elargizione di sconti od omaggi che vadano ad alterare in modo artificioso la Tariffa Ministeriale;
  • attivi sistemi efficaci di segnalazione e denuncia dei centri di revisione che agiscono in modo scorretto o disonesto non rispettando il protocollo MCTCNet2 e rilasciano esito positivo a veicoli con carenze gravi e pericolose, spesso previamente respinti da altri centri;
  • attivi sistemi efficaci di controllo, prevenzione e repressione di pratiche illecite o reati connessi alla revisione veicoli, non solo nei confronti degli operatori ma anche dell’utenza.

LA NOSTRA VISIONE

Gli obiettivi di medio-lungo periodo

Chi opera da anni nel mercato della revisione veicoli sa benissimo che il nostro lavoro non è mai stato popolare tra gli italiani: per la maggioranza dei nostri concittadini la revisione è un qualcosa di inutile e una tassa che grava su automobilisti e motociclisti.

Quasi nessuno arriva a capire che, invece, i controlli che facciamo hanno lo scopo di prevenire incidenti e salvare migliaia di vite umane. Dell’ambiente, poi, importa ancora meno.

Ma di chi è la colpa di tutto ciò?

Sempre dello Stato che, da un lato, non ha mai promosso la revisione veicoli con campagne di sensibilizzazione ed educazione (le famose Pubblicità Progresso dei vari Ministeri) e, dall’altro, ha permesso un’interpretazione opportunistica della normativa, a partire dalla Legge 122/1992 – complici anche le altre associazioni di categoria – finendo per premiare l’attività di autoriparazione a scapito di quella di revisione.

Né è nato un circolo vizioso: i meccanici aprono il loro centro di revisione fregandosene del patto Stato-Imprese, sancito dall’articolo 80 comma 1 del C.d.S., che mira a garantire la sicurezza stradale dei veicoli e la tutela dell’ambiente.

Di conseguenza, le revisioni sono sempre più di pessima qualità e fatte senza la minima professionalità.

Di conseguenza, l’utenza si convince ulteriormente che la revisione è inutile e solo una tassa e che va fatta nel modo più sbrigativo possibile e senza tante rogne, e inizia a pretendere revisioni facili.

Di conseguenza, sempre più centri fanno revisioni facili per accontentare soprattutto quel tipo di utenza.

Di conseguenza, giornali e TV si scatenano a pubblicare articoli e servizi scandalistici sulle false revisioni.

Di conseguenza, nella testa della gente, alla fine, non c’è più differenza tra onesti e disonesti.

E il cerchio si chiude: chi, come noi, ha un Centro di Controllo e opera professionalmente e nel rispetto delle regole, finisce per essere considerato uno dei tanti imbroglioni che contaminano il nostro settore.

Sempre nell’indifferenza della politica, delle istituzioni e della P.A.

Noi siamo stufi ed esasperati di tutto ciò, così come lo sono le migliaia di Ispettori che lavorano nei centri di revisione e che vogliono vedere riconosciuta la loro professionalità, smettendo di venire sfruttati da meccanici senza scrupoli e insultati da un’utenza becera e ignorante.

Asso.Car® – A.N.C.C. intende ridare alla revisione veicoli l’importanza e il valore sociale racchiuse nell’Art.80 del C.d.S al fine di ridare ai Centri di Controllo la dignità e il rispetto che meritano da parte dell’utenza, delle istituzioni e dei media, per il ruolo civico che svolgono nel garantire la sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente.

Ci vorranno tempo, impegno e risorse, ma noi ci dedicheremo senza risparmiarci per:

  • promuovere all’interno dei Centri di Controllo associati l’importanza dei controlli preventivi (prerevisione) e degli eventuali interventi d’officina necessari tra l’utenza;
  • esortare le officine clienti dei Centri di Controllo associati a fare altrettanto, fornendo loro delle liste di controlli preventivi da effettuare e istruendole in modo adeguato sia per gli aspetti tecnici che commerciali;
  • sviluppare solide e durevoli pubbliche relazioni con i media, affinché questi supportino ed amplifichino l’azione di educazione del pubblico e dell’utenza ad una revisione corretta e sicura.
  • sviluppare solide e durevoli relazioni istituzionali a tutti i livelli, al fine di promuovere modifiche sostanziali del C.d.S nelle parti che riguardano la revisione veicoli, per adeguare lo stesso ai principi guida della Direttiva 2014/45/UE, ottenere l’abolizione di leggi, decreti e regolamenti che, negli anni, hanno portato la revisione veicoli alla situazione di degrado attuale;
  • attaccare con tutti i mezzi i centri di revisione noti per effettuare le cd revisioni facili, non esitando a denunciarli alle autorità competenti e a chiederne la revoca dell’autorizzazione nei casi più gravi;
  • denunciare, nel rispetto della privacy, le pratiche di malcostume di certa utenza, a fine di spingere la Pubblica Amministrazione a prendere provvedimenti per contrastare comportamenti pericolosi per la collettività;
  • affiancare e sostenere l’attività delle associazioni degli Ispettori dei Centri di Controllo mirate a una maggiore qualifica professionale degli stessi e all’ottenimento di Albo Nazionale degli Ispettori o, quantomeno, di un registro nazionale in cui vengano registrati i professionisti veramente abilitati e qualificati e di un CCNL di categoria che tuteli gli operatori da abusi quali, ad esempio, la  pretesa di rilasciare esito positivo a mezzi con carenze gravi o pericolose, al solo fine di lucro, o l’inquadramento degli Ispettori come semplici apprendisti al fine di ottenere un vantaggio competitivo di costo nei confronti dei Centri di Controllo che operano nel rispetto del ruolo e delle competenze dei dipendenti.

I NOSTRI VALORI

Ciò che ci rende diversi

Diciamolo

con onestà: noi non gestiamo organizzazioni caritatevoli o di beneficienza e, quando abbiamo aperto i nostri Centri di Controllo, lo abbiamo fatto in una logica imprenditoriale: produrre profitti.

Ma fatturato e utile non sono la sola ragione che ci ha motivato e ci motiva.

Quando abbiamo investito migliaia di euro nei nostri impianti, nelle nostre attrezzature, nel nostro personale, eravamo ben consci che stavamo accettando una grande responsabilità sociale, dataci dallo Stato con la concessione (oggi autorizzazione) prevista dall’Art. 80 comma 1 del C.d.S.

Quando controlliamo dei veicoli a motore, dobbiamo accertare che sussistano in essi le condizioni di sicurezza per la circolazione e di silenziosità”, per tutelare la sicurezza dei nostri concittadini quando sono nel traffico sia come conducenti dei loro veicoli, sia come pedoni o ciclisti, cioè come utenti “deboli” della strada.

Quando controlliamo dei veicoli a motore, dobbiamo assicurarci che i veicoli stessi non producano emanazioni inquinanti superiori ai limiti prescritti”, per tutelare la salute pubblica e il rispetto dell’ambiente.

I nostri associati non si sono mai dimenticati del patto con lo Stato stabilito dal primo comma dell’Art. 80 del C.d.S.

Asso.Car® – A.N.C.C. ha come valore primario la sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente.

Noi rispettiamo l’Art.80 del C.d.S e da quello abbiamo derivato quattro principi imprescindibili che richiediamo ai Centri di Controllo nostri associati:

Etica – Fiducia – Rigore – Trasparenza

Etica

I nostri soci devono garantire coscienziosità e scrupolosità nel loro lavoro, a partire dai controlli di revisione che devono essere sempre svolti con professionalità e buon senso, il che significa evitare qualsiasi forma di lassismo e noncuranza, facendo passare veicoli con carenze gravi o pericolose ma, al tempo stesso, evitare l’applicazione del protocollo in modo intollerante e intransigente.

Fiducia

I nostri soci devono meritar eil credito e l’affidamento che ricevono dai clienti, ogni volta che questi consegnano un loro veicolo da controllare. Fiducia che devono meritare anche dai loro dipendenti, dai loro colleghi, dai loro fornitori, dalla collettività in generale e dallo Stato. La fiducia che tutti noi ci conquistiamo ogni giorno nasce dal rispetto degli altri e di noi stessi.

Rigore

I nostri soci devonoavere e applicare una competenza tecnica adeguata, che permetta di effettuare i controlli in modo imparziale e obiettivo, sapendo ciò che si sta facendo e perché. Noi tutti abbiamo la grande responsabilità nei confronti dell’utenza e della collettività che dobbiamo tutelare dai pericoli di incidenti che veicoli pericolosi possono provocare.

Trasparenza

I nostri soci devono agire sempre con integrità e correttezza, anche andando contro i loro interessi personali e rifiutando richieste opportunistiche da parte di clienti, fornitori, funzionari pubblici, politici, media e rifiutandosi sempre di svendere il loro buon nome (e implicitamente quello di Asso.Car® – A.N.C.C.) per denaro o vantaggi immediati.